Affreschi Romantici

Domenica 16 novembre 2014 – Basilica di San Marco – Milano

Il programma che l’Accademia Corale di Lecco propone quest’oggi all’ascolto vede come protagonisti due compositori fra i più importanti dell’epoca romantica: Felix Mendelssohn e Antonin Dvorak.
Le tre composizioni che verranno interpretate nella prima parte del concerto costituiscono senza dubbio autentici capolavori. In esse, infatti, si ritrovano tutti gli elementi tipici del pensiero compositivo mendelssohniano: eleganza melodica e armonica, perfetta aderenza testo-musica, scrittura estremamente calibrata e perfetta delle quattro voci corali, sapiente connubio voce solista, coro- organo, il tutto inquadrato in un uso sempre azzeccato delle varie tecniche compositive. E’ stupefacente la capacità di Mendelssohn di sviluppare un’idea musicale di base attraverso un graduale aumento della tensione espressiva senza mai perdere di vista l’eleganza della scrittura e la cantabilità della parola.
In “Verleih uns Frieden” si assiste proprio a questo atteggiamento, in cui ad una prima proposizione del tema affidato ai soli bassi, si aggiungono gradualmente i contralti e, infine, l’intero coro, a significare tutto il popolo che canta un vero e proprio inno di pace.
“Hӧr mein Bitten” è una grande cantata corale per soprano, coro e organo, in cui il coro commenta, accompagna, interagisce con la voce solista, in una grande varietà di atteggiamenti compositivi che valorizzano il testo.
I tre affreschi che compongono l’Inno “Lass, o Herr” sono autentici capolavori. La grande pregnanza espressiva del tema del Contralto caratterizza tutto il primo brano, in cui il coro ha la funzione di amplificare ulteriormente l’intimità del testo. Segue un corale, dapprima cantato dai soli contralti e successivamente armonizzato dalle quattro voci. Infine, “Herr, wir trau’n auf Deine güte dich”, costituisce il momento conclusivo dell’affresco corale, fatto di autentici slanci emotivi che la scrittura contrappuntistica contribuisce a rinforzare.
La Messa in re maggiore op. 86 di Dvoràk viene scritta nel 1887 per la consacrazione della cappella del castello di Luzany di proprietà dell’architetto Iosef Hlàvka, uno dei fondatori dell’Accademia Ceca delle Scienze e delle Arti. L’opera, perciò, viene inizialmente composta per coro, quattro solisti e l’accompagnamento di un organo; Tuttavia la stesura originale è quella che maggiormente rivela  lo spirito autentico di questa composizione, un capolavoro di freschezza e di invenzione melodica che Dvoràk stesso amava definire «un’opera di fede, di speranza e d’amore».

Antonio Scaioli

Concerto San Marco Milano – 16 nov 2014 – locandina

Concerto San Marco Milano 16.11.2014 – pieghevole

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