Concerto San Nicolò 2015

Domenica 6 dicembre 2015 ore 16

Santuario Nostra Signora della Vittoria

Il mottetto attraverso cinque secoli

Nell’ambito della musica sacra, il mottetto rappresenta senza dubbio la massima espressione artistica. Si tratta, infatti, di una cosiddetta forma aperta, in cui è il testo sacro a guidare la mano del compositore, a determinarne la struttura e le scelte armoniche. La lingua dei testi è il latino, la fonte è la Bibbia. Il programma che l’Accademia corale di Lecco ha compilato per l’odierno concerto abbraccia cinque secoli di polifonia. Sono stati volutamente accostati brani contrastanti fra loro per epoca e stile, per il diverso approccio interpretativo che ciascuno richiede, determinando così un itinerario di ascolto sempre rinnovato e stimolante. Si inizierà infatti con gli intrecci perfetti fra testo e musica della polifonia rinascimentale di Orlando di Lasso, a cui seguiranno le festose acclamazioni a Dio con i tipici ricami barocchi nel mottetto “Exultate Deo” di Alessandro Scarlatti. Con i due mottetti di Bruno Bettinelli si compie un balzo improvviso di tre secoli. I testi sacri scelti dal compositore milanese consentono di creare un contrasto nel contrasto. La soavità e la dolcezza di Dio Padre in “O quam suavis est” vengono mirabilmente messe in evidenza grazie al sapiente dosaggio fra la tensione della dissonanza e la distensione della triade, in un perfetto connubio fra parola e musica. Di forte impatto sonoro si rivela “Dextera Domini”, in cui la destra del Signore che ha fatto meraviglie ha sconvolto benignamente la vita di ogni uomo. Il sapore romantico permea all’ascolto il bel mottetto “Jesu corona celsior” del compositore svedese Otto Olsson, che chiude il primo gruppo di brani incentrati sulla figura di Dio Padre. I successivi quattro mottetti su testi mariani respirano altrettanti climi espressivi: dalla elegante cantabilità mozartiana di “Sancta Maria” si passa improvvisamente ai contrasti drammatici in “Ave maris stella “ del compositore norvergese contemporaneo Trond Kverno, cui segue il devoto e pregnante intimismo di fronte alla Vergine Maria di Luigi Molfino, per chiudere con gli slanci densi di passione di “Audi Filia” dell’ ungherese Lajos Bardos. Il programma si completa con il brillante e ritmico “Cantate Domino” del lituano Miskhinis, che corona degnamente il percorso polifonico proposto all’ascolto.

Antonio Scaioli

Concerto 6 dicembre 2015 – locandina

Concerto 6 dicembre 2015 – brochure 45×15

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