Pomeriggio in musica a Villa Manzoni

Villa Manzoni

Domenica 03.06.2012 – h. 17.30 – Villa Manzoni – Lecco
DALLA VILLOTTA ALLA CHANSON 

Uno degli aspetti sicuramente più variegati e dalle molteplici sfaccettature è costituita dalla musica corale profana.

Essa, nel corso dei secoli, ha sempre costituito terreno fertile per tutti i compositori e si è sempre rivelata fonte di esperimenti e di grande libertà, sia formale, sia armonica, sia anche nel trattamento del contrappunto e della stessa scrittura corale.

Ciò è stato possibile dal fatto che la musica polifonica profana poteva sganciarsi dalle ferree “regole accademiche” della musica sacra, che imponeva un “modus operandi” più severo e al servizio del testo sacro in lingua latina.

Il programma che questa sera l’Accademia corale di Lecco presenta, propone all’ascolto alcune di queste caratteristiche, che vanno dalla dimensione ludica, di intrattenimento, della polifonia rinascimentale, alle espressioni più impegnate della produzione successiva, che dal Romanticismo giunge fino ai giorni nostri.

Nella compilazione del programma si sono volutamente accostati brani di genere ed epoche diverse; ciò consente all’ascoltatore di assaporare situazioni musicali anche contrastanti.

Può rivelarsi interessante ascoltare come tre compositori di epoche molto lontane fra loro, quali Sebastiano Festa, Johannes Brahms e Bruno Bettinelli, hanno musicato testi che hanno sullo sfondo il mese di maggio, con l’interazione fra uomo e natura. Tutti e tre hanno scelto di adottare stilemi che si richiamano decisamente alla musica popolare, con un moderato impiego del contrappunto.

I tre brani successivi costituiscono altrettanti esempi di musica d’intrattenimento, con argomenti leggeri e musicalmente di immediata comprensione, mediante l’adozione di una scrittura prevalentemente omoritmica e dalla struttura strofica.

Nel filone della musica popolare rientrano anche i due brani di Robert Schumann e “Rosmarin” di Brahms, scritti per le nascenti società corali, che si esibivano per lo più nei salotti aristocratici dell’epoca romantica. E’ di questo periodo storico, infatti, la diffusione capillare dell’attività corale amatoriale, a capo delle quali venivano spesso chiamati grandi personalità musicali e compositori di fama, tra i quali gli stessi Schumann e Brahms, che, oltre a curare la preparazione vocale e corale dei complessi, fornivano continuamente nuovo repertorio, attingendo i testi dai poeti loro contemporanei o di poco precedenti.

Si tratta di storie tratte dalla vita di tutti i giorni, la cui veste musicale gioca spesso sull’effetto, mediante l’alternanza di un quartetto vocale e il coro, evidenziando così l’aspetto giocoso e scherzoso della vicenda.

Gli stessi temi sono narrati poeticamente dai testi musicati da Angelo Mazza e Antonio Scaioli, i primi due rispettivamente in dialetto veneto e francese, mentre “Ritratto della mia bambina” attinge alla famosa poesia di Umberto Saba. Cifra stilistica comune ai tre brani è l’adozione di un linguaggio classicamente tonale, che mette in evidenza con semplici “madrigalismi” perlopiù armonici le immagini più importanti dei testi poetici, in una immediatezza e freschezza di invenzione.

Il programma termina con tre autentici capolavori, tre chansons di Claude Debussy e Maurice Ravel, i cui trittici corali costituiscono l’unico esempio compositivo per coro della loro produzione.

Vi si potranno riscontrare all’ascolto i tratti salienti delle personalità compositive dei due autori francesi coevi: una sonorità sfumata ed elegante in “Dieu! Qu’il la fait bon regarder!”, l’uso di procedimenti contrappuntistici (quasi del tutto assenti nella produzione debussyana) a fini canzonatori in “Hiver, vous n’estes qu’un villain!”; infine, la dimensione parodistica nell’adattamento della favola di Cappuccetto Rosso in “Nicolette” di Ravel, in cui la dimensione ludica e di puro divertimento trova qui degno approdo.

Antonio Scaioli

 

Concerto Villa Manzoni 3 giugno 2012 – locandina

Concerto Villa Manzoni 3 giugno 2012 – volantino