Cantar a corte

Villa Manzoni3Domenica 9 giugno 2013 – ore 17 presso il chiostro di Villa Manzoni a Lecco

L’odierno appuntamento che l’Accademia corale di Lecco propone nel bel chiostro di Villa Manzoni vuol far rivivere, attraverso alcuni esempi polifonici, quella che probabilmente era l’animazione musicale delle corti cinquecente-sche.
Vogliamo entrare in punta di piedi nelle sale e nei cortili dei regi palazzi .
Vediamo il re e la sua corte chiamare cantori e musici a raccolta per un mo-mento di svago e di rilassamento dopo faticose giornate.
Sentiamo echeggiare villanelle, gagliarde, villotte, madrigali, scherzi musicali, scritti e cantati in diversi stili e con variegate combinazioni timbriche, magari con l’accompagnamento strumentale di liuti, viole da gamba e ogni sorta di strumento al momento disponibile.
Finalmente, al di fuori delle chiese, la musica è libera di esprimersi senza vin-coli, regole, dettami conciliari, che imponevano grande preparazione musica-le e accademica, sia in chi componeva sia in chi eseguiva.
Qui, invece, si vedono spesso bravi musici e cantori il più delle volte dilettan-ti, che trovano in questo ambito il terreno migliore per esprimersi, liberi da condizionamenti, soprattutto nell’uso di testi il più delle volte licenziosi assai e pieni di doppi sensi.
Certo, non mancano musicisti preparati che frequentano il più aulico genere del madrigale, dove testi poetici dei maggiori letterati dell’epoca ( si pensi a Petrarca, per far un solo esempio) venivano messi in musica con una perizia contrappuntistica e un’aderenza ai significati del testo a tutt’oggi insupera-ta.
Lo scopo di queste esecuzioni era duplice: da un lato l’intrattenimento di facile ascolto e l’invito alla danza attraverso composizioni di origine popola-re, quasi sempre omoritmiche e dalla struttura strofica: una vera e propria “musica leggera” dell’epoca, genere che, grazie alla frequentazione dei gran-di polifonisti dell’epoca, si è elevata a vera e propria forma d’arte. Altra fina-lità è la proposta di momenti di ascolto più profondi, musicalmente di gran-de impegno, costituiti dai madrigali, in questo caso di Marenzio, Palestrina e Alessandro Scarlatti.
Ne nasce così un pomeriggio di suggestioni uditive molto varie, grazie anche alla scelta di proporre i madrigali in programma con un gruppo ristretto di cantori, come avveniva all’epoca, alternati a brani che prevedono la contrap-posizione di tutti e soli in puro divertimento musicale .
Ma le prime note cominciano a echeggiare , la corte si riempie di suoni…

Antonio Scaioli

Concerto Villa Manzoni 9 giugno 2013 – locandina

Concerto Villa Manzoni 9 giugno 2013 – volantino